In Italia, la presenza di animali domestici negli immobili in affitto è regolata da una serie di norme che tutelano sia i proprietari che gli inquilini. Vediamo insieme cosa prevede la legge e come comportarsi per evitare controversie.
Il proprietario che desidera vietare la presenza di animali domestici nell'appartamento deve inserire una clausola esplicita nel contratto di locazione. Questa è l'unica forma di tutela legale riconosciuta per impedire l'introduzione di animali nell'immobile.
In assenza di tale clausola, non è possibile vietare all'inquilino di convivere con animali da compagnia.
L'inquilino che firma un contratto contenente il divieto di introdurre animali è tenuto a rispettare questa condizione. In caso di violazione, il proprietario può:
Se invece non c'è alcun divieto scritto nel contratto, l'inquilino può tenere con sé uno o più animali domestici, eventualmente specificando nel contratto la taglia (piccola, media o grande).
Anche in assenza di divieti contrattuali, l'inquilino è comunque tenuto a rispettare le regole condominiali in materia di animali:
Ai sensi dell'art. 1138 c.c., è vietato inserire nei regolamenti condominiali divieti generici sugli animali domestici. Tuttavia, se l'animale arreca disturbo alla quiete (es. abbai prolungati), si può fare riferimento all'art. 659 del Codice Penale sul "disturbo del riposo delle persone".
Alla fine del contratto, l'inquilino deve restituire l'immobile nelle stesse condizioni in cui l'ha ricevuto. Se l'animale ha causato:
le spese saranno a carico dell'inquilino, ai sensi dell'art. 2052 c.c.
Non è necessario inserire specifiche clausole aggiuntive, in quanto questo obbligo è già previsto dalla legge.
Secondo la nostra esperienza, per una gestione trasparente e conforme alla normativa, consigliamo ai locatori che vogliano vietare la presenza di animali di:
È sufficiente prevedere il diritto al risarcimento danni, già garantito dal Codice Civile.
La presenza di animali domestici in affitto è legittima, a meno che non sia espressamente vietata nel contratto. Il segreto è una buona comunicazione tra le parti e un contratto chiaro. Così si evita ogni fraintendimento, tutelando sia i diritti del proprietario che quelli dell'inquilino.