Il deposito cauzionale è una forma di garanzia che tutela il proprietario di un immobile in caso di mancato pagamento del canone o danni all'appartamento. Ma quali sono le regole per la sua richiesta, gestione e restituzione? In questa guida facciamo chiarezza.
Il deposito cauzionale è una somma di denaro che l'inquilino versa al momento della firma del contratto di locazione. La sua funzione è quella di coprire eventuali inadempienze, come:
È importante sapere che non rappresenta un anticipo sul canone di affitto, né può essere utilizzato per coprire le ultime mensilità senza accordo scritto tra le parti.
Spesso si fa confusione tra caparra e deposito cauzionale, ma si tratta di due strumenti giuridici diversi.
In sintesi: la caparra tutela l’impegno futuro, la cauzione protegge il presente.
Secondo la legge italiana, il deposito cauzionale non può superare le tre mensilità del canone di affitto, escluse spese accessorie (utenze, condominio).
L’importo viene deciso tra le parti e indicato nel contratto. In alcuni casi, può essere ridotto grazie a garanzie alternative, come:
È sempre consigliato versare la cauzione con metodi tracciabili, come:
Evita contanti o modalità non tracciabili, che possono generare contenziosi in caso di disaccordi futuri.
Il deposito dovrebbe essere versato interamente prima dell’ingresso nell’immobile da parte dell’inquilino.
La legge non obbliga a depositare la cauzione in un conto dedicato, ma è buona prassi:
Questa trasparenza aiuta a evitare discussioni future e rafforza il rapporto tra proprietario e inquilino.
No. Spesso gli inquilini decidono autonomamente di non pagare le ultime mensilità, pensando di compensarle con la cauzione.
Questa pratica non è legale e può causare problemi al proprietario.
Soluzioni moderne come l’addebito automatico del canone tramite Domeo Pay evitano queste situazioni, garantendo continuità nei pagamenti fino alla fine del contratto.
Alla scadenza del contratto, se:
il proprietario deve restituire l’intero importo versato come cauzione, di norma entro 30 giorni dalla riconsegna dell’immobile.
In caso di trattenute, il proprietario è tenuto a:
È previsto anche il pagamento degli interessi legali maturati sul deposito, ma data la cifra minima spesso le parti vi rinunciano.
Se l’inquilino ritiene che la cauzione sia stata trattenuta ingiustamente, può:
Le soluzioni stragiudiziali sono spesso le più efficaci per ridurre tempi e costi.
Il deposito cauzionale è uno strumento utile e necessario per garantire una locazione serena, ma deve essere gestito in modo corretto da entrambe le parti.
Essere chiari fin dall’inizio su importi, modalità e restituzione evita incomprensioni e permette a proprietario e inquilino di concentrarsi su ciò che conta davvero: un affitto senza stress.